
Charity Pot è una crema mani e corpo Lush buona buona… e non solo perché è totalmente vegan e perché è fatta con ingredienti provenienti dal mercato equo solidale e da fonti sostenibili.
Infatti, tramite Charity Pot, Lush sostiene un mondo di piccole associazioni non profit attentamente selezionate: infatti, l’intero ricavato viene devoluto direttamente a loro.
Tali associazioni, hanno poi la possibilità di farsi conoscere grazie ad un Charity Party che il Negozio Lush locale organizza in uno o due giornate, durante le quali l’intero ricavato di Charity Pot viene devoluto alla stessa organizzazione.
Venerdì 21 Aprile, approfittando del fatto che non dovevo lavorare, ho avuto il piacere di partecipare al Charity Party in Lush Pompei. Questo Party in particolare, promuoveva l’associazione NutriAfrica, fondata da Vincenzo Armini, dottorando in Scienze Agrarie e Agroalimentari del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II.
NutriAfrica supporta il progetto di ricerca incentrato sulla formulazione di un cibo terapeutico, che consente di apportare un aiuto consistente alla lotta contro la Malnutrizione Acuta Severa, il NutriMax.
Il NutriMax, è la versione meno costosa dell’originario cibo terapeutico, prodotto da una multinazionale francese, che ha brevettato la formula, rendendo impossibile la produzione locale. Inoltre il prodotto originario presenta ingredienti dal potere allergenico (come le arachidi) ed altri estremamente costosi (come il latte in polvere)
Il Nutrimax è invece a base di ingredienti vegetali e facilmente reperibili nei paesi in via di sviluppo e nei villaggi e nelle aree rurali dell’Africa e dell’Asia. La formula è in fase di perfezionamento ed il progetto prevede la costruzione di un impianto pilota presso l’Università di Gulu, in Uganda.
Questa seconda fase è quella supportata dall’associazione NutriAfrica; infatti tale impianto richiede un investimento di ben 50.000 euro. Mediante iniziative sociali ed eventi dedicati, l’associazione ha già raccolto i primi contributi di chi ha voluto rendersi partecipe di questo meraviglioso progetto. Ma si è ancora lontani dall’obiettivo.
“Alla globalizzazione dei mercati abbiamo bisogno di una globalizzazione dei diritti, in un’ottica di solidarietà trasnazionale. Soltanto immaginando una giustizia globale, attraverso l’azione locale viceversa potremo ottenere una maggiore giustizia e una diffusa uguaglianza tra i popoli del mondo. Questa idea è un piccolo grande messaggio di concretezza rispetto ad una problematica ancora troppo diffusa e letale per tante persone.” – Vincenzo Armini, Presidente di NutriAfrica.
Vincenzo è stato in grado di trasmettermi la passione e l’entusiasmo che nutre verso questo progetto. Per chiunque volesse contribuire allo sviluppo di NutriMax, può recarsi sulla piattaforma www.retedeldono.it
un abbraccio
Em
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Emmanuela
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